In preparazione del concerto che l' Ensemble da camera dell'Accademia della Scala terrà sabato 31 Marzo alle 16,00 presso il Teatro alla Scala, http://www.teatroallascala.org/it/stagione/concerti/2011-2012/concerti-accademia/ensemble-camera-rivolta.html, con queste composizioni in programma:
Michael Torke - Music on the floorSteve Reich - Double Sextet
Aaron Copland- Appalachian spring (suite),
ho partecipato alla trasmissione Ultimo Grido di Radio Classica nella quale, insieme al conduttore Luca Ciammarughi, ho presentato il concerto.
E' possibile ascoltarla su youtube cliccando qui.
Ho anche preparato un breve scritto (non specialistico) per il libretto di sala. Forse qualcuno sarà curioso di leggerlo. Eccolo.
WE, THE PEOPLE : La musica
del XX/XXI secolo in USA
di Renato Rivolta
Questo concerto offre una rapida panoramica su tre
generazioni di compositori americani. C’è un “filo rosso” che lega queste
musiche: ognuna al proprio maggiore o minor livello di complessità strutturale,
incarna ugualmente un certo anti-intellettualismo tipico della cultura
americana. Questi autori non soltanto
utilizzano nelle loro opere temi o canzoni di derivazione popolare (Copland),
tecniche metriche e armoniche derivate dal Pop
(Torke), modelli formali provenienti dall’ibridazione del jazz con le musiche etniche (Reich), ma
rivendicano apertamente la loro distanza dall’accademismo di stampo europeo e
dalla tradizione romantica ed espressionista. Naturalmente, tale atteggiamento
non è in polemica con le “avanguardie” del Vecchio Mondo, verso le quali al
contrario ha profonda ammirazione e rispetto. Ma, consapevole della diversa
natura dei fenomeni culturali nel continente americano, aderisce all’immagine
dell’ Intellettuale e dell’Artista come interprete dei sentimenti del common man, nel quale risiedono i valori
profondi- veri o presunti - dell’american
way of life: una società che offre uguale opportunità a chi creda nel duro
lavoro per conquistare la propria realizzazione umana.
Aaron Copland |
Aaron Copland (1900-1990) fu senza dubbio
il principale interprete di tale tendenza. Durante il periodo della grande
Depressione degli anni ‘30, di fronte alle sofferenze del popolo americano,
insieme ad altri giovani autori americani si avvicinò gli ambienti politici
socialisti, proponendosi l’obiettivo di comporre musica che avrebbe potuto
essere “fruita” ugualmente come musica “d’uso” (la Gebrauchsmusik dei coevi compositori europei tedeschi) e come
musica “d’arte”. Copland desiderava creare composizioni che anche gli studenti
avrebbero potuto facilmente
imparare, ma che avrebbero anche potuto avere vasto ascolto, come quelle da
film, radiofoniche, da ballo. La musica di Appalachian
Spring, scritta nel 1943/44 per un balletto della famosa coreografa Martha
Graham, ha per soggetto le vicende quotidiane di una immaginaria comunità di
coloni nella Pennsylvania del XIX secolo. Vi si celebrano i valori profondi
della vita autentica, con le sue cerimonie civili e religiose, e la comunità
unita nella solidarietà umana e nelle fatiche del lavoro per strappare alla
terra le risorse necessarie alla sua semplice, rustica esistenza. La musica evoca le atmosfere sonore di questa America
profonda, dagli inni religiosi ai violini
fiddle dei suonatori
ambulanti, e chiude la
suite un maestoso corale che ricalca una famosa melodia popolare, Simple Gift.
Steve Reich |
Steve Reich (n.1936) è considerato,
insieme a Philip Glass e Terry Riley,
uno dei “padri” del minimalismo, corrente musicale che nasce verso la
metà degli anni ‘60. Il principio-base di tale linguaggio è la continua
iterazione di moduli ritmico/melodici elementari che vengono gradualmente,
lentamente modificati in vario modo, sì che lo “sviluppo” avviene in tempi
molto dilatati, sollecitando così un tipo di ascolto particolare: confinante
quasi con uno stato di veglia ipnotica, ma al tempo stesso attento alle minime
variazioni del flusso musicale. Double
Sextet, composto nel 2007, e vincitore del premio Pulitzer per la musica,
consiste appunto di due sestetti strumentali disposti simmetricamente
nello spazio in modo da evidenziare la complementarietà della fitta trama di
geometrie ritmico/armoniche che
vengono costruite dalla somma dei due ensembles. Il brano è un trittico di
movimenti senza soluzione di
continuità, Fast –Slow-Fast, in cui il movimento centrale,
dall’andamento processionale e assorto, è contornato dai due veloci che
sviluppano variamente lo stesso tipo di
materale-base, per concludersi con un finale travolgente.
MIchael Torke |
Michael Torke (n. 1961), che può essere
considerato un post-minimalista/post-moderno, ha raggiunto rapida fama negli anni
’80 quando, giovanissimo, pubblicò una serie di CD che lo imposero nel mondo
musicale grazie alla freschezza, la brillantezza, l’estrema inventività del
suo linguaggio. Il suo stile è caratterizzato
da forti influenze dei modelli
della musica Pop (in una sua
composizione dal titolo Adjustable Wrench
vi è una citazione da Chaka Khan, cantante americana nota come La
Regina del Funk), ma anche dal sapiente uso di tecniche compositive
sofisticate, mutuate dai linguaggi più colti. Vi si riconoscono anche le
influenze di Stravinskij (per la raffinata metrica), del jazz, e una forte
sensibilità armonica, dal sapore sempre fortemente personale. Music
on the floor è stato composto nel
1992 per la London Sinfonietta.
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