" Il est clair que l’art deviendra dans quelques siècles un pur divertissement, et que l’art véritable, qui est la préparation de l’homme à une vie supérieure, sera alors le propre d’un petit groupe ésotérique réfugié dans l’underground."
K. Stockhausen, 1974
Un lunedì sera d'inverno, una folla composta per lo più di giovani si accalca in coda all'ingresso di una sala in pieno centro, disciplinatamente attendendo di acquistare il (economico) biglietto d'ingresso. A prima vista l'atmosfera potrebbe assomigliare a quella, mettiamo, che uno si immagina di trovare all' entrata di una discoteca o di un concerto rock: ma forse molto, molto più ordinata. Dopo un po' si capisce che il pubblico è talmente numeroso che moltissimi non riusciranno a entrare, e gli organizzatori si vedono (con loro grande sorpresa e piacere, immagino) costretti ad annunciare la replica della serata lunedi prossimo.
K. Stockhausen, 1974
Un lunedì sera d'inverno, una folla composta per lo più di giovani si accalca in coda all'ingresso di una sala in pieno centro, disciplinatamente attendendo di acquistare il (economico) biglietto d'ingresso. A prima vista l'atmosfera potrebbe assomigliare a quella, mettiamo, che uno si immagina di trovare all' entrata di una discoteca o di un concerto rock: ma forse molto, molto più ordinata. Dopo un po' si capisce che il pubblico è talmente numeroso che moltissimi non riusciranno a entrare, e gli organizzatori si vedono (con loro grande sorpresa e piacere, immagino) costretti ad annunciare la replica della serata lunedi prossimo.
Dunque che cosa è questo "evento" che richiama così tanti giovani? E' il concerto inaugurale dell'Acusmonium SATOR allestito presso il Centro culturale San Fedele di Milano, per impulso del suo Direttore delle attività musicali Antonio Pileggi, con la collaborazione di Giovanni Cospito e Dante Tanzi.