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Sul Sunday Times di qualche tempo fa è apparsa la notizia che Gustavo Dudamel ha cambiato improvvisamente agenzia artistica, passando alla "concorrenza". Dalla blasonata Askonas Holt alla più piccola ma mordace Van Walsum.
Ciò che trovo interessante non è la notizia in se', ma la ragione di questa decisione, che è il risultato di una sorda lotta fra le tre maggiori agenzie Londinesi.
Ecco come la spiega il titolare dell'agenzia "vincitrice":
"Purists may moan, but visual appeal is increasingly regarded as being not just a desirable extra, but a basic tool of classical-music promotion. The internet offers exciting possibilities for attracting new audiences, but also threatens more traditional ways of promoting music and musicians — especially with concert fees falling as the recession bites."
Dunque, al netto del valore professionale di Dudamel, se ne deve dedurre che se un musicista oltre a essere bravo nel suo mestiere è anche giovane e di bell'aspetto ("a basic tool"!) ha molte più chances di fare una carriera ai più alti livelli.
Pare una banalità, e in effetti lo è. Ma per il mondo della musica"classica" forse è una novità relativamente recente.
L'antica lezione di Karajan (musica classica e business) sta oltrepassando anche gli ultimi confini che la separavano dal vasto mondo dei massmedia. Con tutto ciò che ne consegue. Vedremo Dudamel su MTV a dirigere Lady Gaga ?
Forse è destino, e non c'è niente di cui stupirsi o scandalizzarsi.
O no ?
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