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mercoledì 10 agosto 2011

I "basic tools" del nuovo business nella musica classica

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Sul Sunday Times di qualche tempo fa è apparsa la notizia che  Gustavo Dudamel ha cambiato improvvisamente agenzia artistica, passando  alla "concorrenza". Dalla blasonata Askonas Holt alla più piccola ma mordace Van Walsum.
Ciò  che trovo interessante non è la notizia in se', ma la ragione di questa decisione, che è  il  risultato di una sorda lotta fra le tre maggiori agenzie Londinesi. 
Ecco come la spiega il  titolare dell'agenzia "vincitrice": 
"Purists may moan, but visual appeal is increasingly regarded as being not just a desirable extra, but a basic tool of classical-music promotion. The internet offers exciting possibilities for attracting new audiences, but also threatens more traditional ways of promoting music and musicians — especially with concert fees falling as the recession bites." 
Dunque, al netto del valore professionale di Dudamel, se ne deve dedurre che se un musicista oltre a essere bravo  nel suo  mestiere è  anche giovane e di bell'aspetto ("a basic tool"!)  ha molte più chances di  fare una carriera ai più alti  livelli. 
Pare una banalità, e in effetti lo è. Ma per il mondo della musica"classica" forse è una novità relativamente recente.
L'antica lezione di Karajan (musica classica e business) sta oltrepassando anche gli ultimi confini che la separavano dal vasto  mondo dei massmedia. Con tutto ciò che ne consegue. Vedremo Dudamel su MTV a dirigere Lady Gaga ?  
Forse è destino, e non c'è  niente di cui stupirsi o scandalizzarsi. 
O no ? 

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